cantautore…compositore, digipintore

cogli la mela

aggiornata all’8 aprile 2022

rielaborazione digitale a partire da un disegno realizzato originariamente a matita su carta quadrettata

misure: 59,4×84,1 cm (formato A1)

  1. cogli la mela
  2. dettaglio: adamo che sta per mordere la mela con la sua attrazione vorticosa.
  3. dettaglio: incavo del braccio di eva: contorni del disegno volutamente aperti in alcuni punti, con il colore del cielo che a tratti si insinua anche all’interno dei bordi del corpo. il confine come luogo di scambio e non di separazione tra la persona e il cosmo.
  4. dettaglio: una delle stelle giganti.
  5. dettaglio: magma incandescente all’interno della stella.
  6. dettaglio: occhii di eva, con il cielo anche qui incastonato nelle pupille.
  7. fotocopia del disegno originale a matita su foglio di quaderno quadrettato da cui è nata l’opera
  8. fase di lavorazione dell’opera: la prima fondamentale intuizione sulla tavolozza dei colori, che mostra già la sua immediata efficacia anche con delle semplici campiture piene senza fronzoli.
  9. versione dell’opera all’inizio della lavorazione.
  10. fase di lavoro dell’opera in cui sono state utilizzate delle foto di balle di paglia che poi sono diventate le enormi stelle che popolano il cielo.

Una rappresentazione non convenzionale di Adamo ed Eva.
Il gesto di disobbedienza di Eva è ammantato infatti di pace e naturalezza, come suggerisce il ramoscello d’ ulivo in mano ad Adamo: non scaturisce dalla tentazione (non figura nessun serpente), ma da una scelta spontanea e voluta, profondamente sentita: è tragico e gioioso allo stesso tempo. E la libertà è atto in sé, non contro un potere, unə tirannə… per cui questa presunta ribellione è in realtà il riappropriarsi di un diritto, di un qualcosa che già ci appartiene…
L’ arbitrio nell’ uso dei colori (che raccoglie la lezione di Matisse nonché dell’ espressionismo) ribadisce la “diversità” del punto di vista da cui è narrato l’ evento: dalle tinte usate per i corpi (che possono richiamare appunto “La danza” e “La musica”), a quelle usate per cielo e terra.
E la deformazione dei corpi rinforza tale messaggio, caricandolo anche di una certa ironia e dissacrazione.
A riempire il cielo stanno delle stelle infuocate ed enormi, che richiamano certamente Van Gogh. Delle masse incandescenti, un magma fluido fatto dei colori rosso, arancio, giallo e blu, che sono quelli dei veri colori delle stelle, ma mescolati vorticosamente. La tessitura delle stelle è ricavata da immagini di balle di paglia (di colore dorato), poi deformate, a volte stirate a formare delle comete con coda. Questo elemento anch’ esso vuole rafforzare una visione capovolta del mondo, con gli elementi della terra che popolano il cielo: non la terra e l’ essere umano a immagine di dio, ma viceversa la religione creata dall’ uomo e dalla donna a propria immagine.